lunedì 15 novembre 2010

VIRUS MORTALE MINACCIA OVINI IN AFRICA

Un virus mortale rischia di propagarsi nel sud dell’Africa, minacciando di morte oltre 50 milioni di ovini e caprini in 15 Paesi.

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Un comunicato dell’’ Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, Fao, annuncia che un virus mortale, che si è diffuso in Tanzania all'inizio di quest'anno, rischia di propagarsi nel sud dell’Africa, minacciando di morte oltre 50 milioni di ovini e caprini in 15 Paesi.
Conosciuta come Peste des Petits Ruminants (Peste dei piccoli ruminanti, Ppr), è considerata la malattia virale più distruttiva per le greggi di ruminanti, alla pari della peste bovina che ha devastato il bestiame in passato. La Ppr può avere tassi di mortalità del 100% tra gli ovini e i caprini e malgrado non si possa trasmettere all'uomo, può provocare enormi perdite socio economiche.
La Fao ha diramato l’allarme a seguito di una missione di emergenza svoltasi recentemente in Tanzania da parte del proprio Centro di Gestione Crisi - Salute Animale (CMC-AH).
Il risultato della missione è stato che si raccomandasse alla Tanzania di avviare un programma di vaccinazione di emergenza in tutto la zona del focolaio della malattia, cioè nella parte settentrionale del paese. Ha inoltre invitato a considerare la possibilità di attuare vaccinazioni supplementari nella zona al confine con il Malawi, Mozambico e Zambia. E’ molto importante anche che questi paesi intensifichino immediatamente la vigilanza e si impegnino in una sorveglianza proattiva.
Se si permette alla malattia si spargersi dalla Tanzania a tutte le 15 nazioni del Southern African Development Community (SADC) essa potrebbe potenzialmente devastare la vita e la sicurezza alimentare di milioni di piccoli allevatori.
La Ppr ha colpito la Tanzania all'inizio del 2010 e minaccia circa 13,5 milioni di caprini e oltre 3,5 milioni di ovini. La peste si verifica nei paesi del Medio Oriente e in parti dell’Asia centrale e meridionale, mentre in Africa ha colpito la parte occidentale, orientale e centrale del continente. Tuttavia, finora, l'Africa meridionale è stata risparmiata.
Il capo della missione, Adama Diallo ha dichiarato che la malattia è facilmente trasmissibile per contatto diretto tra animali vivi nei pascoli e nei mercati di animali vivi. Diallo è a capo del Laboratorio di Riproduzione e salute animale che la Fao gestisce congiuntamente con il laboratorio dell’ Agenzia internazionale dell'energia atomica (AIEA) di Vienna, Austria.
Per fermare l'ulteriore diffusione della malattia, il suo gruppo ha raccomandato vaccinazioni mirate di piccoli ruminanti in base ai punti critici di controllo e i percorsi utilizzati dai pastori. Ma la vaccinazione dei piccoli ruminanti in una zona più ampia è necessaria nel sud della Tanzania: questo è particolarmente importante in questa zona visto che qualsiasi virus rappresenta qui un rischio per l’intera SADC. La prima priorità è quindi garantire che il virus smetta di circolare.
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